C'è poi la sfera lavorativa di tutti i giorni. Se per la nuova avventura è presto per giudicare, anche se le premesse sono state molto buone, per la vecchia ormai è inutile perdersi in parole. E' parte fondamentale della mia vita. Si dice che quando trovi un lavoro che fai con passione è la svolta. E io penso di aver svoltato, perchè ogni giorno subisco il richiamo del campo, o meglio della tribuna. Mi auguro che il 2009 possa portare un pò di saggezza in più e con essa un pò di pecunia che non guasterebbe. L'obiettivo è quello di migliorare imparando dai propri (tanti) errori. Migliorare per far emergere tutta la baracca, sperando di vedere i propri sforzi mentali e materiali riconosciuti e ripagati. Si può andare ancora più lontano, ma un centimetro alla volta direbbe Al Pacino. Quello che inizia è il quinto anno in questo ambiente, inizialmente sconosciuto, ma affascinante quasi come la prima volta che ci siamo incontrati. La routine attenua un pò questo sentimento, che però non tramonta. Ciò che manda avanti tutto è la consapevolezza che si può fare di più, perchè là fuori c'è ancora tanto da scoprire. Un mondo ogni giorno diverso nella sua ciclicità che offre nuove sfide da affrontare e, perchè no, vincere.
Che la sfida sia un nuovo viaggio, un'altra collaborazione, la capacità di tornare ad essere vulnerabile non è dato sapere. Dicono però che il tempo sia galantuomo...Ma credo stia viaggiando con Trenitalia...
Resta il fatto che il biennio 2004-2005 detiene ancora lo scettro di migliore in assoluto. E credo che sarà difficilissimo da battere. Anche se lo spero di cuore.
E un altro anno se ne va.
Auguri!
m.