Penso proprio di aver trovato il male che mi affligge, quella ossessione che gestisce la mia vita da qualche periodo: il controllo. Non è, sia chiaro, una voglia di comandare. Per niente. Anzi, penso che mai sarò in grado di gestire una cosa grande (grande sul serio però) in prima persona. Mi vedo più come uno dei migliori bracci destri. Ma torniamo al discorso. Subisco il pensare di poter gestire tutto. E' come quando una grande squadra perde o gioca male. La prima risposta è:"ma guardate che c'era anche un avversario in campo". Credo di avere molti avversari. E non riesco a farmi una ragione di come, spesso, anche i miei vicini non si accorgano della logicità delle cose, della semplicità di alcune scelte. Sarò strano io? Penso di no, penso di essere leggermente migliore, più pronto a vedere le conseguenze delle cose. Ma se non vieni ascoltato, parlare diventa inutile. Proporre anche. Però poi, per fortuna, trovi chi ti sta a sentire e mette in pratica le tue idee. Meno male, un pò di soddisfazione.
Ah, volete sapere come sono arrivato a dare un titolo alla mia infelicità? Guardando "Kung Fu Panda". Avete letto bene. Non è stato Kant (che peraltro odio) nè qualche altro illuminato filosofo, bensì un film di animazione sulla nobile disciplina orientale. Ho sempre trovato il cinema affascinante da questo punto di vista, perchè riesco a trovare frasi e situazioni che mi descrivono bene, più di quanto possa fare da solo. E' un pò come la riflessione di Danny Vinyard di Amercian History X: "c'è sempre qualcuno che ha detto una cosa meglio di te. Citalo e farai bella figura". E così sto facendo. Cito e ringrazio.
Meglio di niente no?
m.
1 commento:
Ahimè, pur non essendo tutta mistica e kungfuica, sono vittima anche io dell'illusione del controllo.
E che infinite battaglie interiori!!
(sono capitata qui per caso dopo aver rivisto kung fu panda stamattina tra una riflessione e l'altra)
Au revoir!
Claire De Lune
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