Domenica sul piccolo schermo di Supernova (ch.47) è andata in onda una puntata probabilmente storica per quel che riguarda il settore giovanile dilettantistico del Lazio. Mai prima di questa circostanza le "grandi potenze" di questo ambiente si erano ritrovate insieme in un salotto televisivo. Troppe le tensioni negli anni passati, troppe le invidie e le inimicizie. Ma ora il fronte è compatto (dopo gli ultimi abbandoni) e il futuro sembra fatto di alcune certezze. La prima è quella di rapporti più distesi tra le varie dirigenze. La seconda è che per il primo anno c'è stato il diniego a prestarsi alla consuetudine di un torneo molto importante ma ormai scaduto perchè privo del consenso dell'elite del calcio giovanile. E' come se la prossima Champions League vedesse il rifiuto a partecipare di Real Madrid, Chelsea, Manchester United e così via. Perciò a tenere banco sarà il Memorial Martiri di Nassiriya, iniziativa lodevole per l'alto profilo morale della manifestazione che ricorderà i caduti italiani in Iraq. Il fronte comune delle 6 sorelle ha creato diversi malumori, soprattutto da parte di chi si sente privato del diritto dell'esclusività che finora la buona sorte aveva riservato. Dicono che il nuovo torneo non è nato per fare concorrenza al primo, anche perchè il confronto penderebbe senza dubbio verso la nuova iniziativa. E' un dato oggettivo. La Serie A è più interessante della Lega Pro, ad esempio.
In questa storia non siamo solo spettatori curiosi delle varie alleanze o degli attacchi gratuiti che si sentono e leggono. Si è presentata l'occasione da tre anni ormai di offrire alternativa e ciò da fastidio, ovviamente. Un'occasione di proporre un modello più professionale di questo difficile mondo, sperando che l'antifona sia fatta propria e porti ad un miglioramento globale di questo settore. Il riferimento non è al mondo dell'informazione che non mi permetto di giudicare, sia chiaro (ognuno fa del suo meglio per perseguire ciò che ritiene giusto), ma al contesto fatto da genitori, giocatori e dirigenti. Abbassiamo i toni e torniamo a divertirci. Su campi sicuri, se possibile...
m.
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