La sensazione di aver assistito ad un nuovo Roma-Lecce è forte, ma bisogna ancora stringere i denti e provare il tutto per tutto, almeno nella prossima settimana, per non buttare via un sogno.
lunedì 26 aprile 2010
BLITZ SAMP, ORA NON DIPENDE PIU' DALLA ROMA
Con una delusione così grande ancora da metabolizzare, andare a dormire è praticamente impossibile. Ti rivedi il film di Roma-Samp, capendo che alla fine del primo tempo eri di nuovo primo in classifica (e senza un rigore netto per fallo di mano di Zauri) e non capendo perchè a fine partita ti ritrovi affossato dalla doppietta di Pazzini senza aver rischiato mai più del lecito. Il calcio che di solito è tante cose insieme, stasera è stato per lo più ingiusto, sportivamente parlando. Del resto, però, anche la Roma in qualche circostanza è uscita con i tre punti laddove non meritava, vedi il doppio impegno col Siena o la trasferta di Firenze. Proprio nel momento in cui la squadra di Ranieri era artefice del suo destino, le è mancato il colpo del contro-sorpasso sull'Inter. In pochi istanti il sogno che durava da 24 settimane, tante quante la serie di risultati utili consecutivi in campionato, è finito ed il risveglio è stato assai brusco. A tre giornate dal termine le percentuali scudetto per la Roma crollano. Chi parla però di discorso ormai chiuso mi sembra frettoloso. Se la Roma riuscirà a superare questa "mazzata" psicologica, potrebbe ancora mettere pressione alla squadra di Mourinho. Parma-Roma, infatti, si gioca sabato 1° maggio, mentre l'Inter arriva all'"Olimpico" domenica sera, contro una Lazio che non appare scoglio insuperabile. Però la Roma ha l'obbligo di provarci, di stringere i denti e fare bottino pieno in Emilia sperando in un ulteriore regalo di Zanetti e soci. Forse dove vedo una piccola speranza di rimonta, c'è solo l'irrazionale voglia di non arrendersi, negando l'evidenza che la sconfitta con la Samp ha messo la parola fine al tricolore. Questa stagione, nata malissimo ma poi raddrizzata, non può finire con lo sventolio di una bandiera bianca a tre partite dalla fine. C'è l'impegno di Parma, c'è la finale di Coppa Italia. Contro i blucerchiati la Roma ha giocato un primo tempo sontuoso, in cui avrebbe meritato almeno un altro gol, prima di sparire nel corso della ripresa. Ranieri i suoi cambi se li è giocati anche piuttosto bene, rinunciando per la prima volta in stagione all'equilibrio complessivo della squadra. Del resto un punto o zero cambiava poco dopo il pareggio di Pazzini. Purtroppo è arrivato lo zero, ma è difficile rimproverare qualcosa a giocatori e allenatore, anche se dopo il cambio di Totti nel derby, una nuova sostituzione del Capitano sarebbe stata cosa buona e giusta verso il 60', quando già Vucinic e Menez stavano accusando il gran (dispendioso) lavoro fatto nel primo tempo e serviva maggior lucidità e movimento.
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