venerdì 30 gennaio 2009

LA GIUSTIZIA E' COME UNA RAGNATELA

Due elefanti si dondolavano sopra il filo di una ragnatela e ritenendo la cosa interessante, andarono a chiamare un altro elefante...
Oggi, in uno dei tanti giri lavorativi, mi è stata proposta una simpatica definizione della giustizia. "La giustizia - mi hanno detto - è come una ragnatela: una mosca indifesa ci rimane impigliata, mentre un uccello la rompe e prosegue il suo cammino". Accidenti.

Però è una bella similitudine. E credo sia anche piuttosto rispondente al vero. Da sempre la giustizia corre su due livelli. Se una cosa del genere accade per le questioni "grosse", sotto gli occhi di tutti, figuriamoci per quelle "piccole" quasi nascoste alla conoscenza pubblica. Abusi, incompetenza e menefreghismo sono complici di questo sistema tutto nostro. Tra l'altro, a fagiolo, oggi scopriamo che i processi italiani sono più lenti di quelli in Angola e Gabon.
Oggi, quindi, ho imparato due cose (di cui avevo già sentore): quelli che non sono inseriti in un sistema di favoritismi contano meno di niente e che all'estero le cose funzionano meglio. Anche in Angola e Gabon.

m.

giovedì 29 gennaio 2009

TESSERATO!

Finalmente è arrivata la tessera dell'Ordine dei Giornalisti. Un altro pubblicista è tra voi, cari amici. Un piccolo traguardo è finalmente raggiunto, quasi non ci speravo più...certo, essere a tutti gli effetti un giornalista comporta anche delle responsabilità (a dire la verità tante) che però mi fanno capire come stia sempre di più entrando a far parte del "real world", quello che nessuna scuola o università ti spiega. Quello che ti riserva emozioni e delusioni in maniera random. In più ho la fortuna di lavorare veramente e dare quindi un senso a questa militanza giornalistica. In attesa di sperimentare la guduriosa esperienza dell'accredito, scruto questo minuscolo pezzo di cartone dalla copertina rossa-bordeaux, rilevando una proporzione inversa tra le sue dimensioni e la mole di lavoro e sacrifici che l'hanno resa possibile. Ma va bene così!

m.

venerdì 16 gennaio 2009

LONG ROAD TO PARMA (E RITORNO)



Ma dove vai a Parma in pieno Gennaio con tutta la neve che ha fatto e sta facendo??? Beh, in effetti è un'obiezione di tutto rispetto, anche se non capita tutti i giorni di poter andare a Collecchio e respirare a pieni polmoni l'aria del professionismo. Sarà per una coincidenza, ma anche lo scorso anno passai da quelle parti e sempre per fare due chiacchiere con un giovane talento che risponde al nome di Luca Cigarini, ora all'Atalanta. Stavolta, per non smentire quelle radici che ormai sono radicate nel settore giovanile, ho avuto il piacere di scambiare due chiacchiere con Alberto Paloschi, classe 1990. Bravi, proprio quello che lo scorso anno esordì in Serie A col Milan e fece gol dopo 18 secondi. Quello che vi avrà fatto esclamare "eccolo qua il Milan, solito culo". L'allenamento della squadra di Guidolin e l'intervista a Paloschi sono stati sicuramenti i due momenti più semplici di tutto il viaggio...


Sono le 8 di mattina e il tempo non sembra essere dalla nostra parte. Si decide (io e il direttore) di avvalerci dei potenti mezzi di Trenitalia per raggiungere la meta. Alternative in effetti non ce ne sono, l'Autostrada meglio evitarla. Si parte alle 9,30 da Termini dopo rinfrancante colazione. Si sale sulla "Frecciarossa" (che pare viaggi a 300 km/h, anche se la tratta Roma-Firenze ancora non benefici di tale servizio...). Il vagone è quello 9, i posti 22 e 26. Primo piccolissimo problema, ci sono ben 3 persone col 26...Vabbè, ci sono sedili ancora vuoti e ci si adatta e ci si aggrega ad una simpatica comitiva di partenopei di Secondigliano. Brava gente, che si sposta a Rimini per lavorare nel week-end. A Bologna si scende e si cambia per Parma. Secondo problema, Bologna sembra la Germania della "Guerra Fredda", con tanto di binari est e ovest. Ovviamente perdiamo il treno regionale per Parma, ma recuperiamo con un InterCity. Arriviamo alla stazione di Parma col tempo giusto per concederci un pranzetto in un ristorantino gagliardo (come dicono li...:)..). Dopo il panico. Taxi fantasma, nessun adesivo sui pali per segnalare il numero delle agenzie...Mah...Dopo un'attesa piuttosto snervante arriviamo a Collecchio. Sembra di stare in Siberia, la neve copre tutti i campi, tranne quello riservato alla prima squadra dove erano stati applicati dei teloni. Il Parma è proprio li che si sta allenando. Lucarelli, Leon, Kutuzov, Morrone, Zenoni...Niente male eh...Finita la seduta di allenamento conosco Alberto Paloschi. Diciannove anni compiuti da una settimana e sulle spalle un'etichetta di "predestinato" creata niente meno che da Ancelotti. Faccia pulita, ragazzo con i piedi per terra. Esistono ancora anche in questo mondo!


Tutto va per il meglio e per le 18.30 torniamo alla stazione di Parma. Terzo problema. il treno per Bologna parte alle 18.32...Al volo riusciamo a prenderlo...Arriviamo a Bologna e ringraziando i ritardi di Trenitalia (puntuali anche questi a modo loro). Saliamo sulla Frecciarossa che ci riporterà a casa. Sul treno incontriamo un'altra comitiva, stavolta di fratelli romani, che salgono a Firenze. Il siparietto è tutto da gustare, con Simone "BeCool" che tenterà una manovra estrema per un rimborso di biglietto. Causa persa in partenza, ma decisamente simpatica anche per merito del capotreno che, senza perdere la calma, si è concesso al confronto. Quarto problema. E' mercoledi e gioca l'AS ROMA...E non la posso vedere. Cribbio. Ma me la sento per radio, quando le gallerie kilometriche non mandano il segnale a farsi benedire. Alla fermata di Firenze la Roma conduce già 1-0. Il 2-0 arriva nel bel mezzo del colloquio Simone-Capotreno, con tanto di esultanza del primo che con un braccio festeggia mentre continua nelle rimostranze verso l'azienda.

Sono le 22,30 passate quando mettiamo piede sul suolo capitolino. Manca solo un tratto di metro A e si torna a casa. Stanchi morti, con 15 ore tra viaggio e lavoro alle spalle.

Stanchi, ma soddisfatti.
m.

sabato 3 gennaio 2009

SE IL BUONGIORNO SI VEDE DAL CAPODANNO...

Era diverso tempo che non passavo un Capodanno così divertente. Eppure la vigilia era stata tutt'altro che allegra, visti i cambiamenti dell'ultimo secondo. Anzi, proprio il panico si era creato!!!
E invece, serata divertente con amici di vecchia data e nuove conoscenze in giro per i castelli romani. Un bel vaffanculo è comunque stato d'obbligo dopo aver sbirciato il conto alla rovescia di Rai Uno. Vanno anche bene questi spettacolini tristi, ma almeno non pagateli con il nostro canone. ma vabbè, pazienza. passi anche questa.

Aver trascorso bene il 31 ed il 1° mi ha dato un pò di carica che gli altri anni non avevo ricevuto, quel pizzico di soddisfazione derivata dall'aver iniziato bene il nuovo anno. Una soddisfazione legata anche all'imminente ritorno in onda: dal 4 Gennaio si torna a raccontare i campionati.

Il primo commento dell'anno è già stato scritto ed è pronto per domani. Da Mercoledi si torna in campo a dare spettacolo col sinistro magico. Almeno si inizia a smaltire qualcosina.
m.