giovedì 29 aprile 2010

UN APERITIVO CON...SIMONE TIRIBOCCHI

Intervista all'attaccante romano (e romanista) in forza all'Atalanta. Con 11 gol finora messi a segno, il "Tir" sta cercando di mantenere i nerazzurri sulla strada della salvezza, obiettivo molto complicato da raggiungere.

Il trentaduenne, però, sta trovando quella continuità di rendimento che in passato ha tormentato la sua carriera.

Per leggere l'intervista completa, clicca sul link sottostante
http://rapidshare.com/files/381677849/intervista_TIRIBOCCHI.jpg.html

lunedì 26 aprile 2010

BLITZ SAMP, ORA NON DIPENDE PIU' DALLA ROMA

Con una delusione così grande ancora da metabolizzare, andare a dormire è praticamente impossibile. Ti rivedi il film di Roma-Samp, capendo che alla fine del primo tempo eri di nuovo primo in classifica (e senza un rigore netto per fallo di mano di Zauri) e non capendo perchè a fine partita ti ritrovi affossato dalla doppietta di Pazzini senza aver rischiato mai più del lecito. Il calcio che di solito è tante cose insieme, stasera è stato per lo più ingiusto, sportivamente parlando. Del resto, però, anche la Roma in qualche circostanza è uscita con i tre punti laddove non meritava, vedi il doppio impegno col Siena o la trasferta di Firenze. Proprio nel momento in cui la squadra di Ranieri era artefice del suo destino, le è mancato il colpo del contro-sorpasso sull'Inter. In pochi istanti il sogno che durava da 24 settimane, tante quante la serie di risultati utili consecutivi in campionato, è finito ed il risveglio è stato assai brusco. A tre giornate dal termine le percentuali scudetto per la Roma crollano. Chi parla però di discorso ormai chiuso mi sembra frettoloso. Se la Roma riuscirà a superare questa "mazzata" psicologica, potrebbe ancora mettere pressione alla squadra di Mourinho. Parma-Roma, infatti, si gioca sabato 1° maggio, mentre l'Inter arriva all'"Olimpico" domenica sera, contro una Lazio che non appare scoglio insuperabile. Però la Roma ha l'obbligo di provarci, di stringere i denti e fare bottino pieno in Emilia sperando in un ulteriore regalo di Zanetti e soci. Forse dove vedo una piccola speranza di rimonta, c'è solo l'irrazionale voglia di non arrendersi, negando l'evidenza che la sconfitta con la Samp ha messo la parola fine al tricolore. Questa stagione, nata malissimo ma poi raddrizzata, non può finire con lo sventolio di una bandiera bianca a tre partite dalla fine. C'è l'impegno di Parma, c'è la finale di Coppa Italia. Contro i blucerchiati la Roma ha giocato un primo tempo sontuoso, in cui avrebbe meritato almeno un altro gol, prima di sparire nel corso della ripresa. Ranieri i suoi cambi se li è giocati anche piuttosto bene, rinunciando per la prima volta in stagione all'equilibrio complessivo della squadra. Del resto un punto o zero cambiava poco dopo il pareggio di Pazzini. Purtroppo è arrivato lo zero, ma è difficile rimproverare qualcosa a giocatori e allenatore, anche se dopo il cambio di Totti nel derby, una nuova sostituzione del Capitano sarebbe stata cosa buona e giusta verso il 60', quando già Vucinic e Menez stavano accusando il gran (dispendioso) lavoro fatto nel primo tempo e serviva maggior lucidità e movimento.
La sensazione di aver assistito ad un nuovo Roma-Lecce è forte, ma bisogna ancora stringere i denti e provare il tutto per tutto, almeno nella prossima settimana, per non buttare via un sogno.

sabato 24 aprile 2010

IL "TIR" ILLUDE ATALANTA E ROMA, ALLA FINE LA SPUNTA L'INTER

Sarebbe stato il regalo di un tifoso romanista alla Roma, ma il vantaggio di Simone Tiribocchi a "S.Siro" non ha fruttato punti ai bergamaschi nè, cosa più importante dalla prospettiva giallorossa, tolto punti all'Inter di Mourinho. Il gol lampo dell'attaccante ha scatenato nella Capitale grandi emozioni, anche perchè l'Atalanta stava anche giocando un buon calcio al cospetto della corazzata Inter. Tuttavia, la speranza di un gol da tre punti è durata 24', seppellita sotto i gol di Milito (agevolato dallo sciagurato Bianco) e Muntari. Si va a riposo sul 2-1. L'Inter nella ripresa non chiude il match, l'Atalanta di Mutti rischia ma ci prova. I bergamaschi restano in vita fino al 77', quando Chivu si inventa un gran sinistro dalla distanza che bacia il palo e poi si deposita in rete.
Finisce 3-1 per l'Inter, che torna in testa al campionato aspettando l'esito di Roma-Samp. La palla torna ai giallorossi, attesi da un impegno molto difficile visto che i blucerchiati sono in corsa per un posto in Champions League. Peccato "Tir", quanto meno c'hai provato...!

domenica 18 aprile 2010

RIMONTA NEL DERBY, ROMA ANCORA AVANTI A TUTTI

Ad indossare i panni dell'inseguitrice la Roma si è trovata piuttosto bene in questo campionato., probabilmente perchè con 14 punti di distacco dall'Inter sembrava impossibile immaginare qualcosa di diverso da un piazzamento in Champions. Dopo il successo con l'Atalanta le sensazioni sono cambiate, il primato in classifica ha complicato la gestione di un finale di stagione agevole per l'Inter, più tosto per la Roma. I nerazzurri battendo la Juventus sono tornati davanti a tutti, lasciando la prossima mossa alla squadra di Ranieri, impegnata in un derby che definire difficile è poco. Già non bastassero le tensioni "normali" che una stracittadina produce, vanno aggiunte le complicazioni extra di chi vorrebbe provare a servire il controsorpasso.
Tridente sì, tridente no. Questo è il motivo della settimana pre-derby. Alla fine è stato tridente sì. Ranieri è uno che pesa molto le scelte, anteponendo il principio dell'equilibrio a tutto il resto. Allora si capisce poco come abbia reputato affidabile un terzetto composto da Toni-Totti e Vucinic, che insieme contribuiscono troppo poco (per non dire niente) alla fase di non possesso e che una volta riconquistata palla sembrano troppo prevedibili. Insomma, una Roma che non trova i riferimenti giusti, che nel primo tempo non riesce a creare una palla gol e subisce la rete di Rocchi su un errore di lettura della palla libera da parte di Burdisso e Cassetti. Nella ripresa Ranieri cambia tutto, mette un punto e va a capo. Fuori Totti e De Rossi, dentro Menez e Taddei. Non si fa credito. Un minuto e Cassetti sdraia Kolarov in area. Floccari non chiude la partita perchè Julio Sergio, ancora una volta, prende il defibrillatore e tiene in vita la Roma. Minuto 51', Taddei salta Kolarov in area e subisce fallo. Dal dischetto va Vucinic, lui no, non sbaglia. E' 1-1, la Roma operaia rimette in equilibrio il derby. Poi al 62' Menez conquista una punizione al limite, che batte Vucinic. Siluro che trova una barriera che si apre e Roma in vantaggio. La Lazio spinge, la Roma paga un gran secondo tempo. Entra Zarate, il duello con Riise sembra impietoso, ma Juan vigila sui cross per il neo-entrato Cruz. Finale nervoso, fioccano i gialli. Al 90' Toni-Menez sul taccuino di Tagliavento come Ledesma, che eccede nelle proteste e si vede sventolare il rosso. Il recupero (5') non passa più. Al triplice fischio tutta l'adrenalina si può scaricare assieme ai giocatori perchè la Roma, in fondo, non si trova poi così male a compiere rimonte.

domenica 11 aprile 2010

ROMA-ATALANTA, IL SORPASSO

Roma, 11 Aprile 2010 - Oggi all'"Olimpico" l'aria era elettrica, ma la certezza della vittoria non lasciava spazio al pessimismo cosmico. Il pareggio tra Fiorentina e Inter ha sciolto ogni dubbio: il futuro del campionato lo può decidere la Roma di Ranieri. E in definitiva l'ha fatto, volgendo a proprio favore le incertezze della banda Mourinho e dando sostanza ad una serie di risultati utili straordinariamente lunga e tramutatasi nel corso delle settimane da sterile record ad anticamera del sorpasso. Alle 17 di oggi la Roma è prima in classifica, con un punto di vantaggio sull'Inter, 68 contro 67. Contro l'Atalanta la strada si è fatta subito in discesa grazie alla papara di Consigli su Vucinic e al colpo di testa di Marco Cassetti, secondo gol stagionale giunto a distanza di 18 gare dal sigillo posto sul derby. "Olimpico" quasi pieno, primo tempo chiuso sul 2-0 con Lazio ko a Bologna e Milan sotto col Catania. Meglio di così non si può. La ripresa, invece, fa registare dopo 7' il gol di Tiribocchi (altro romanista dichiarato, tanto per cambiare) che fa spuntare fuori quelle ansie da prestazione che il doppio vantaggio aveva spazzato via. Roma contratta, Lazio che rimonta a Bologna e Milan sul 2-2 col Catania...Non va bene. Ranieri ridisegna la squadra, meno brillante ma sempre superiore all'avversario. Julio Sergio salva tutto con l'uscita, decisiva, a chiudere ancora Tiribocchi. Finisce 2-1, con qualche (solito) patema di troppo. Però i tre punti sono in cassaforte, la tensione sparisce, i giocatori si prendono per mano e corrono verso la Sud, sotto un tabellone che ricorda la classifica dopo 33 giornate. Qualcuno alza gli occhi, una lacrima scende e si palesa sotto gli occhiali da sole. La Roma è prima.