martedì 17 marzo 2009

CAMPIONE DEL MONDO

Nella giornata di ieri ho avuto l'onore di trascorrere del tempo con Marco Amelia, attuale portiere del Palermo e vice-Buffon in Nazionale. Ragazzo (classe 1983) per bene, disponibile e serio. Un modello di professionalità da seguire. Nella foto ci troviamo presso lo stadio comunale di Rocca Priora, paese natale di Marco Amelia. Il portierone sarà la prossima "vittima" del sottoscritto nella rubirca di Qualcio "Un aperitivo con...", nella quale ho già avuto il piacere di intervistare Alberto Paloschi (Parma) e Daniele Galloppa (Siena).


giovedì 12 marzo 2009

ORGOGLIOSO DI VOI

La sensazione è inevitabilmente quella che viene sintetizzata con tre parole: "sotto un treno". Sarò sincero, la Roma mi ha sorpreso, non avrei pensato che i presenti sarebbero riusciti a compiere una piccola impresa rimettendo in equilibrio il confronto con l'Arsenal. La Roma ha gettato il cuore oltre l'ostacolo e oltre le capacità tecniche (vedi Diamoutene). Sia chiaro, gli inglesi hanno giocato meglio, come all'andata, ma stavolta la Roma si è opposta con quella grinta che all'"Emirates" era mancata. Spalletti aveva impostato la gara con un 4-4-2 iniziale che per cause di forza maggiore (l'infortunio di Juan dopo 5') è passato ad un 4-2-3-1 con Baptista, Vucinic e Taddei alle spalle di Totti. I ragazzi hanno corso tanto, probabilmente al di là delle loro possibilità, tenendo botta ad un avversario fisicamente dirompente. 120' di grande fatica e sacrificio, con una squadra rattoppata (vedi la coppia centrale Riise-Diamoutene) ma unita, pronta a correre per i compagni che non potevano correre (Totti) e pronta a sostenere anche un Baptista che ci avrebbe potuto portare ai Quarti con largo anticipo. Tirando le somme tra l'andata ed il ritorno, il passaggio del turno dell'Arsenal sembra giusto, anche se la grande reazione della Roma avrebbe potuto meritare qualcosina in più. Alla fine l'Arsenal ha vinto ai rigori, sia all'andata che al ritorno. Un dischetto avaro di soddisfazioni per i giallorossi che adesso dovranno guardarsi in faccia e continuare a lottare per il quarto posto. Prima o poi la Roma sarebbe uscita dalla Champions, parliamoci chiaro, e ora l'unico "sogno" da cullare è quello di tornare anche il prossimo anno nell'Europa che conta. L'Europa che la Roma ha mostrato ancora una volta di meritare.

LE PAGELLE


DONI 6: Praticamente mai impegnato in partita, latita sulle palle alte. Nei rigori inizia bene neutralizzando Eduardo, mentre incassa 3 tiri centrali che sarebbero stati neutralizzati restando fermi fino all'ultimo. Peccato.

MOTTA 7,5: Continua ad entusiasmare per la presenza in tutte le azioni pericolose e per una corsa inesauribile. Ormai non è più una sorpresa, sperando continui a questi livelli. Clamoroso il rigore non assegnato nel primo tempo...

RIISE 7,5: Spirito battagliero e precisione negli interventi. Segnali di crescita anche per lui, che ha disputato un'ottima partita da centrale dopo l'uscita di Juan. Finalmente freddo e preciso. Ottima l'esecuzione del rigore.

JUAN 6,5: Voto che tiene conto del preziosissimo gol messo a segno al 9'. Poi la solita sfortuna e il cambio. (JULIO BAPTISTA 4,5: in qualsiasi altra circostanza non sarebbe mai entrato. Periodo troppo brutto per il brasiliano che spedisce ogni pallone ricevuto a 5 metri. Tutti, tranne quello servito da Totti che avrebbe portato la Roma ai Quarti. Mezzo punto in più per il rigore.)

DIAMOUTENE 6,5: In una prestazione tutta cuore e muscoli, anche il maliano fa la sua figura. Partita positiva con pochissime sbavature, anche se inizialmente fatica nei confronti aerei, poi prende le misure. Buone le chiusure sugli attaccanti dell'Arsenal.

PIZARRO 6,5: Per fortuna recupera e va in campo. La sua qualità si vede e, dopo un enorme rischio in appoggio a inizio partita, svolge un gran lavoro di rottura e impostazione.

BRIGHI 6,5: Partita di grande sacrificio come sempre, pochi gli inserimenti anche perchè il muro difensivo dell'Arsenal era difficile da sorprendere. Cala nei supplementari, ma ci mancherebbe anche per uno che sta reggendo il centrocampo da mesi. (MONTELLA 6: viene mandato in campo solo per tirare il rigore. E lo segna).

TADDEI 6: Tanta corsa, tanti ripiegamenti a dare una mano a Motta. Bravo nel primo tempo a scaricare un destro su cui Almunia è bravo ad allunare in corner. Non è ancora il Taddei di due anni fa e l'infortunio rischia di tenerlo fuori nel momento in cui sembrava in ripresa (AQUILANI 6: Anche lui in condizioni precarie, cerca troppo la verticale con Totti che non può sfruttare questi palloni. La buona notizia è che non si è fatto male...).

TONETTO 6: Parte esterno alto, dopo 20' passa esterno basso per l'infortunio di Juan. Buona prestazione, peccato per il calcio di rigore. Ha dichiarato di aver cambiato all'ultimo angolo per il movimento di Almunia. Errore madornale. Peccato.

VUCINIC 6,5: Corre per tutta la partita come un ossesso, risultando l'unica spina nel fianco per la difesa dei Gunners. Sbaglia totalmente la rincorsa nel rigore, pessima davvero l'esecuzione.

TOTTI 6: Quando si dice che il Capitano dovrebbe giocare anche con le stampelle, ieri ci siamo avvicinati molto a questa situazione con un tutore in bella vista. Non corre, ma qualche giocata la tira fuori lo stesso (ma perde anche un'infinità di palloni). Ottimo il rigore battuto.

SPALLETTI 7: Voto di stima per aver infuso una grinta quasi insolita per questa squadra. Gli infortuni pregiudicano la preparazione della partita, che regala gli ennesimi infortuni della stagione. Difficile affrontare una gara così delicata con tutti questi assenti. Che si riparta dalla prestazione con l'Arsenal per raggiungere il quarto posto.

sabato 7 marzo 2009

L'INTERVISTA A DANIELE GALLOPPA (SIENA)

Seguite il link per scaricare il file in .pdf dell'intervista realizzata con il centrocampista del Siena e uscita sul mensile "Qualcio"

http://rapidshare.com/files/206553124/INTERVISTA_GALLOPPA.pdf.html

lunedì 2 marzo 2009

SIAMO FATTI COSI'

A meno di 24 ore dalla sfida Inter-Roma, faccio il giro dei maggiori siti di informazione (di parte) sportiva alla ricerca di altre dichiarazioni che puntellino la già nutrita disamina domenicale. Su sportmediaset.it viene riportato un virgolettato di Moratti. Andiamoci cauti, dico io, perchè ormai la tendenza del giornalista è quella di mettere tra virgolette frasi mai pronunciate. Ma stavolta mi fido e il virgolettato di Moratti - sulla linguaccia di Balotelli - dice "e' fatto cosi'". Bene, bravo. Con affermazioni del genere allora è "buono tutto" come si usa dire. Qualsiasi mancanza di rispetto, qualsiasi azione senza criterio può essere giustificata con un "è fatto così", punto. Non c'è possibilità di replica, di analizzare il gesto, eventualmente di dire che sia un pessimo esempio per tutti i ragazzi che, come Balotelli, hanno grandi mezzi inversamente proporzionati al proprio cervello. "E' fatto così" dice Moratti, che discutiamo a fare. Del rigore non interessa parlare, perchè ormai lo scempio è stato riconosciuto in alcuni servizi, così che dopo un altro paio di giorni di "caciara", tutto tornerà nella normalità. Sabato contro l'Udinese o in qualche altra partita con squadre inferiori, verrà regalato qualche rigore inesistente (come quello di Balotelli, per la par condicio) e vai con l'espletamento del contentino. In fondo siamo fatti così, no?

Chiudo con un'ultima considerazione. L'irriverenza di Balotelli farà di certo felici i suoi tifosi, che si godono il trionfo della gioventù sfacciata con tutti. Un pò il nuovo Cassano che, per inciso, gioca nella Sampdoria. Ma lui è matto, non è cattivo. Balotelli è un ragazzo classe 1990, antisportivo e cattivo. Il futuro probabilmente gli regalerà ingaggi tali da fare una vita da nababbo. Ma il talentuoso Mario deve capire che certi atteggiamenti non sono un esempio gradevole per i ragazzi che lo guardano. E ho tanto l'impressione che se non lo capirà da solo, glielo faranno capire i suoi avversari.



m.